GRAVE INCENDIO AL BALAKA DISTRICT HOSPITAL

GRAVE INCENDIO AL BALAKA DISTRICT HOSPITAL

In aggiunta all’emergenza Covid-19 in continua crescita in Malawi, nella notte del 31 luglio è scoppiato un incendio che ha coinvolto i magazzini, la sala dati, la Pediatria e la Sala Operatoria del Balaka District Hospital, il più importante centro sanitario del distretto. Con grande rammarico abbiamo accolto la notizia perché tutti i dispositivi medici erano stati forniti dall’operato di SACEM.

L’incendio è stato causato da un corto circuito nelle cucine ma, fortunatamente, tutti i 146 pazienti maggiormente coinvolti ed in prossimità dell’incidente sono stati evacuati in tempo senza riportare ferite serie.

L’ospedale di Balaka, gestito dalla Onlus Orizzonte Malawi, è garanzia di vita per una comunità che conta oltre le 250.000 persone e soprattutto in questo periodo, per loro invernale, con la circolazione dell’influenza e la recente epidemia di Covid-19 che avanza sempre di più in tutto il continente africano.

Con l’avvio della ricostruzione, si è innanzitutto proceduto a rimettere immediatamente operativo l’impianto elettrico, indispensabile per il corretto funzionamento dei reparti e degli elettromedicali, e a rifare la connessione idraulica, perché senza acqua potabile diventa impossibile accogliere pazienti. Con queste due linee guida per niente di facile soluzione in un paese come il Malawi, l’Ospedale ha cominciato presto a riprendere forma.

Nel mentre, gli altri pochi ospedali esistenti in Malawi hanno dovuto lavorare al di sopra delle proprie aspettative. I pazienti di Balaka sono stati ripartiti in diverse strutture, anche molto lontane da casa, come i centri di Ntcheu e Liwonde, ad oltre 30 Km di distanza, ma anche a quella più vicina del Confort Community Hospital. Questo ha portato sovraffollamento ed un considerevole aumento del carico di lavoro degli operatori sanitari di quelle strutture così come anche un vertiginoso aumento dei costi poiché l’Ospedale di Balaka ha comunque dovuto provvedere ai medicinali ed al cibo per i malati del proprio distretto trasferitesi negli altri ospedali (con le difficoltà di reperire quanto è andato perso) ed anche provvedere al dispendioso impiego di personale per il lungo e difficoltoso trasporto dei pazienti.

Pertanto, è diventato presto necessario provvedere in tempi brevi anche alla riorganizzazione della cucina e della lavanderia, che erano state completamente distrutte dall’incendio. La cucina, infatti, permette di fornire i pasti ai pazienti che arrivano a Balaka da tutto il distretto (che conta distanze anche superiori ai 50 chilometri). La lavanderia, invece, procura un servizio indispensabile per la sterilizzazione di lenzuola e di altri dispositivi utili a combattere la pandemia. Si è dovuto ricominciare daccapo, con l’acquisto di lavatrici industriali, armadi, e macchine da cucire in modo da sostituire tutto il materiale perso. L’incendio, infatti, aveva praticamente distrutto tutto senza che ci fosse qualcosa da recuperare. L’operatività di questi due locali ha permesso così di accogliere i pazienti per un periodo prolungato e offrire un primo ri-accesso all’Ospedale.

Sarà poi di cruciale importanza che vengano previste anche delle strutture antincendio. La prima stazione di vigili del fuoco si trova a ben cento chilometri di distanza e quindi arriverebbero sempre con troppo ritardo nelle zone periferiche in crisi. Anche questa è una lezione importante da quanto è accaduto all’ospedale di Balaka.

Il 31 agosto segna la data annunciata di riapertura completa del Balaka District Hospital, ad un mese esatto dal grave incendio. Si vuole sottolineare che essenziali sono stati i diversi aiuti di tanti che hanno voluto portare il proprio sostegno e supporto all’Ospedale gestito dalla onlus Orizzonte Malawi.

In attesa di quella data, quando si ritornerà alla normalità, i casi di emergenza vengono già accettati e seguiti con cura da parte della struttura e degli operatori sanitari che con dedizione vi operano.

Il 55% dei 19.594.000 abitanti del Malawi ha meno di 19 anni. Per le cure ci sono meno di 400 medici in tutto il Paese, e fra questi praticamente non ci sono pediatri, ad eccezione di alcuni expatriates operanti al Queen Elizabeth Central Hospital di Blantyre. Il tasso d’intensità di malattie come l’HIV, la tubercolosi, la malaria e il colera sono tra i più alti al mondo e il sistema sanitario nazionale non è attualmente in grado di coprire i bisogni della popolazione. Rientra in questo contesto il fondamentale lavoro del Balaka District Hospital, poiché come riportato all’art. 3 della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo e citato dalla stessa Orizzonte Malawi: “Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona”.

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