L’anno scorso, la Commissione europea ha pubblicato in modo relativamente discreto le prime linee guida etiche sul potenziamento umano, noto anche come “human enhancement”. Oggi, due dei principali autori di queste linee guida, Yasemin J. Erden e Philip A.E. Brey dell’Università di Twente nei Paesi Bassi, affrontano nuovamente questo argomento in un articolo pubblicato su Science. La loro motivazione risiede nell’osservazione che, anche se discutere di potenziamento umano può sembrare futuristico, il progresso medico e tecnologico sta effettivamente procedendo in questa direzione. Pertanto, è essenziale non solo stabilire una regolamentazione adeguata ma anche fornire un quadro etico per gestire questa area di ricerca così delicata.
Le linee guida esistenti per la medicina e la ricerca, come la Dichiarazione di Helsinki o la Convenzione di Oviedo, non sono sufficienti per affrontare le sfide etiche specifiche legate al potenziamento umano. Questo campo è divisivo sia dal punto di vista scientifico che sociale: come e perché alcune persone potrebbero acquisire superpoteri? Quali sono i rischi per l’individuo e la società?
Definire il potenziamento umano e i suoi scopi
Erden e Brey iniziano la loro discussione definendo cosa si intende per potenziamento umano, ponendo particolare enfasi sulla distinzione tra scopo e metodo. Il potenziamento umano si riferisce a “una modifica mirata a migliorare le prestazioni umane rispetto a ripristinarle, attraverso interventi scientifici o tecnologici nel corpo umano o sul corpo umano”. È importante notare che il “miglioramento” è differente dalla terapia mirata a risolvere o prevenire un problema. Tuttavia, la definizione rimane sfuggente e soggettiva poiché ciò che viene considerato “normale” può variare ampiamente.
Il concetto di potenziamento umano può riguardare vari ambiti, tra cui fisico, cognitivo, affettivo ed emotivo, cosmetico, morale e longevità. Pertanto, le possibilità di intervento sono ampie e diverse.
Campi di applicazione del potenziamento umano
Per comprendere meglio quali tipi di ricerca sono interessati da queste linee guida, gli autori forniscono esempi concreti. Qualsiasi attività di ricerca che miri al potenziamento umano o alla creazione di prodotti che migliorino le prestazioni umane è potenzialmente soggetta a queste linee guida. Questi prodotti possono variare da sostanze che migliorano la memoria e la concentrazione a esoscheletri che aumentano la forza fisica o impianti cocleari che espandono l’udito di una persona.
Sebbene possa sembrare che questi esempi appartengano a un mondo futuristico di supereroi, alcuni di essi sono già una realtà. Gli esoscheletri per sollevare carichi pesanti, capaci di aumentare la forza, sono stati sviluppati. Inoltre, anche casi controversi come quello delle “crispr babies” (bambini geneticamente modificati per resistere all’HIV) possono essere considerati tentativi di potenziamento umano. Le modifiche genetiche, sia somatiche che della linea germinale, che potrebbero portare alla creazione di “designer babies”, sono citate come uno dei casi più problematici di potenziamento umano.
I valori chiave delle linee guida
Per garantire un quadro etico per il potenziamento umano, Erden e Brey propongono sei valori chiave che dovrebbero guidare la ricerca in questo campo:
- Beneficio individuale: Gli interventi dovrebbero mirare a produrre un beneficio individuale per la persona coinvolta.
- Autonomia: Dovrebbe essere garantita la libertà di scelta, evitando interventi che potrebbero influenzare l’identità e la personalità dell’individuo.
- Giustizia: L’accesso all’enhancement dovrebbe essere equamente distribuito, evitando disparità sociali.
- Uguaglianza: La ricerca dovrebbe cercare di ridurre le disuguaglianze invece di accentuarle.
- Responsabilità sociale: Gli impatti sociali dei potenziamenti dovrebbero essere attentamente considerati, in modo da evitare risultati negativi per la società nel suo complesso.
- Consapevolezza e consenso informato: I partecipanti alla ricerca dovrebbero essere pienamente informati dei rischi e dei benefici, e dovrebbero fornire il loro consenso informato.
In conclusione, il potenziamento umano è un campo complesso e in evoluzione, con molte sfide etiche. Le linee guida proposte da Erden e Brey cercano di stabilire un quadro etico che possa guidare la ricerca in questo settore in rapida crescita, con l’obiettivo di bilanciare i benefici individuali con le considerazioni etiche e sociali più ampie.
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